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- 02 ago 2024

RUBRICA Eco di Montagna: regola n. 8

I funghi sono fondamentali per il bosco perché decompongono e riciclano i nutrienti.

Raccoglili responsabilmente: fa’ attenzione al micelio e lascia qualche esemplare affinché possa riprodursi.

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Sarà per l’aspetto insolito, la varietà dei colori, oppure per la capacità di sorprenderci sbucando dal sottobosco come per magia, la vita dei funghi è sempre ammantata di un alone di mistero. La fine dell’estate è uno dei momenti più propizi per godere del fascino di queste presenze, del loro profumo boscato e, ancor più, del loro inconfondibile sapore. Nonostante la nostra attenzione sia tutta rivolta ai grandi corpi fruttiferi che emergono dal suolo, il “vero” fungo sta nascosto nel terreno, dove il micelio (l’insieme delle ife) può svilupparsi per metri e vivere per molti anni. È attraverso di esso che i funghi svolgono il loro importantissimo ruolo ecologico: decomporre la materia organica e trasformarla in elementi più semplici, utilizzabili dalle piante. Ecco alcuni consigli, per un approccio consapevole alla loro raccolta:

  1. In Italia, si stimano vivano più di 5.000 specie di “macromiceti”: porta a casa solo quelli che sei certo di riconoscere!
  2. Controlla sempre le norme che regolamentano il prelievo: in Trentino, l’attività di raccolta è consentita solo dalle 7 alle 19, per un totale di 2 kg di prodotto fresco al giorno per persona (a meno che un solo fungo non superi questo peso!)
  3. Riponi i tuoi funghi in un contenitore forato, in modo che le spore possano diffondersi nel terreno, avendo cura di non danneggiare il micelio in fase di esportazione.

Se il mondo dei funghi ti incuriosisce, visita il sito dell’Associazione Micologica Bresadola, per saperne di più: Chi siamo - Associazione Micologica Bresadola (ambbresadola.it)

Nel deserto roccioso dell'Altopiano delle Pale

Pale di San Martino

L'Altopiano delle Pale, situato al centro delle Pale di San Martino è un'ondulata landa desertica di rocce e sassi che, per la sua estensione e la quota raggiunta, rappresenta uno straordinario unicum della regione dolomitica. È uno di quei luoghi che affascinano e rimangono nella memoria. L'itinerario di visita che qui proponiamo è un anello che ha come base il Rifugio Rosetta, dove eventualmente si può pernottare per godere delle ore e delle luci migliori all'alba e al tramonto. L'escursione si può effettuare comunque in giornata utilizzando gli impianti di risalita da San Martino di Castrozza/Col Verde che portano fino ai 2650 metri della stazione superiore della funivia della Rosetta. Da questa, per il sentiero 701A, si scende in 15 minuti al Rif. Rosetta. Sconsigliato con tempo incerto e in caso di nebbia.

Punto di partenza: parcheggio degli impianti di risalita da San Martino di Castrozza/Col Verde 

Lunghezza e durata del percorso: PAG. 382 del seguente documento 

https://www.sat.tn.it/wp-content/uploads/2020/05/libro-3_Dolomiti-Trentine-Orientali.pdf

Credito foto: Archivio SAT